Partendo dall’ispirazione della collezione Ligne H di Christian Dior dell’autunno-inverno 1954-55, il direttore artistico di Dior uomo Kim Jones esplora la metamorfosi del menswear in questa stagione. Contemporaneamente, si assiste a una presentazione formale della couture maschile, con look intrecciati al prêt-à-porter, in particolare all’inizio e alla fine della sfilata.
Una nozione di metamorfosi e di cambiamento di forma attraversa tutta la collezione. Dallo slittamento di periodi temporali, da uno all’altro, ai capi d’archivio che cambiano, da femminili a maschili, fino ai capi d’abbigliamento che cambiano davvero – il cappotto che si trasforma in gonna.
È presente un gioco di volumi, da aderente a svasato, particolarmente evidente nella ripetizione di tuniche e cappotti “da opera”, con le loro forme piene e cinturate, prese in prestito dall’archivio femminile. Ci si concentra sui tessuti e sulle finiture più nobili. Prevalgono le sete e i rasi, ma tutti sono caratterizzati da rigore, severità e monumentalità. Nonostante la loro stravaganza, le silhouette sono piuttosto essenziali. C’è un gioco di luci e lucentezze nelle finiture e nelle ombre, in particolare attraverso drappeggi controllati e un’idea di chiaroscuro che abbraccia tutto.
La figura di Casanova permea la collezione e la sua presentazione nella duplice accezione di “uomo delle donne”. Qui, un mix di maschile e femminile, dell’influenza dell’haute couture femminile e del prêt-à-porter maschile, insieme agli eccessi del XVIII secolo, si ritrovano in un’idea di vestiario stravagante e nel motivo della maschera.
Gli articoli di pelletteria riecheggiano un senso di dualità, con le borse dalle forme morbide e cedevoli contrastate dalla puntualizzazione decisa di hardware più maschili. Le forme morbide e afferrabili dei roller Dior in shearling si contrappongono alle borse Dior normandie in pelle eccezionale.
Mentre le idee di savoir-faire maschile si combinano con quelle più tradizionalmente femminili nella costruzione delle scarpe, dove le classiche scarpe da uomo in pelle e gli stivali Dior palmarès in pelle lucidissima sono combinati con un puntale in raso annodato – o “bow cap”, come riprende il motivo ricorrente del fiocco couture in tutta la collezione. Anche le scarpe da ginnastica ibride ricamate a mano su ordinazione speciale, con un ricamo d’archivio del 1961, combinano lo stravagante con l’eccellente artigianato.
Il ricamo principale della collezione è tratto dal look pondichéry della haute couture primavera-estate 1948 di monsieur Dior. Il ricamo è ricreato sulla vestaglia rosa che chiude la sfilata, ma la sua influenza prolifera in tutta la collezione, i suoi motivi sono presi in prestito per i gioielli, come la chatelaine in argento sterling, che si indossa sulla cintura e presenta tutti gli accessori da lavoro del couturier. Altri ricami riprendono elementi archetipici dell’abbigliamento maschile, come il gessato e il motivo a spina di pesce, qui sovrapposti e metamorfizzati in decorazioni più stravaganti. O semplicemente una spruzzata di gocce di pioggia, anche se, grazie alle diverse dimensioni delle perline di vetro trasparente e all’esperto posizionamento e cucitura a mano, questi risultati sono tutt’altro che semplici.