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Un anno senza smartphone (e come è cambiata – in meglio – la mia vita)

Come, e perché ho deciso di non usare più lo smartphone, e come è cambiata …

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Come, e perché ho deciso di non usare più lo smartphone, e come è cambiata (in meglio) la mia vita.

Ho trascorso buona parte della mia vita attaccato a qualcosa di tecnologico, un computer da tavolo che (non scherzo) mi portavo dietro in aereo quando mi spostavo nei miei ricorrenti viaggi attraverso l’europa. Poi il laptop sempre nello zaino, poi i primi smartphone. Più avevo con me uno strumento per rimanere ‘connesso’ più si rafforzava in me la convinzione che non avrei potuto farne a meno.

Come fare senza chat, senza email in tempo reale, senza news, senza meteo, senza essere connesso 24 ore su 24?

Facile. Basta fare come ho fatto io l’anno scorso: ho preso il mio Samsung Galaxy, ho azzerato tutto quello che conteneva, reinstallato il sistema operativo, rimosso tutte quelle inutili intrusive e fastidiose applications che vengono di default con ogni nuovo smartphone), e lo ho messo a riposo. O meglio adesso funge da terminale wireless in casa (tipo quando voglio ascoltarmi una web radio in bagno… di più non gli faccio fare).

E sto bene. Anzi, mai stato meglio. Ah, mi sono dimenticato di aggiungere che lo smartphone è stato rimpiazzato da un vecchissimo e malfunzionante Nokia che ho trovato in fondo ad un cassetto, un reperto storico. Fa e riceve le telefonate, e tanto mi basta.

Ma perché mettere a riposo lo smartphone può essere una buona idea? Ad esempio…

  • Il costo. Vi rendete conto che uno smartphone di fascia alta costa come un computer portatile? Non vi vengono in mente modi più interessanti per godervi i vostri sudati risparmi? A me sì. E vi rendete anche conto che i produttori tendono a farcene comprare uno nuovo ogni anno, quando presentano un nuovo modello con fanfara, complicità dei media, finte code di compratori accampati fuori dai negozi tanto per stimolare il bisogno negli altri ‘consumatori’? (che brutta parola: consumatore…)
  • Ridicolo. Quando siete in autobus, in coda in auto, in un bar, in metropolitana… provate ad alzare la testa dal vostro smartphone e guardarvi intorno. Cosa vedete? Altri uomini, donne, ragazzi e ragazze dallo sguardo inebetito puntato sullo schermo del proprio smartphone… uno spettacolo disarmante.
  • La privacy. Un concetto che ha perso il suo significato (in nome della nostra sicurezza of course, o del ‘tanto non ho niente da nascondere’. Io, tanto per dire, rivendico invece il diritto di avere molto, moltissimo, da nascondere. È un problema?). La privacy? Beh, molto a rischio visto che lo smartphone è un vero e proprio cavallo di Troia con tanto di microfono, videocamera, gps integrato ecc… sempre connessi a internet. La vera minaccia non viene solo dai tanto bistrattati hackers, ma piuttosto da governi ed agenzie governative di varia origine che hanno sposato in pieno la filosofia del tecnocontrollo della popolazione. Fate una ricerca su Google (altro campione in tema di privacy…) provate a digitare ‘privacy smartphone’ e preparatevi a rabbrividire.
  • Lo stress. Che stress questi messaggini che arrivano in ogni momento della giornata. E le mail di lavoro che ci inseguono anche durante il fine settimana?
  • E poi questi social network che ormai hanno trasformato la vita di moltissimi in un vero e proprio ‘Truman Show’. “Cosa ho mangiato oggi a pranzo? Ma scusa, non hai visto il mio instagram?” “Come va la mia infezione intestinale? Ma scusa non hai visto…?”
  • Le foto del cibo al ristorante. O del cappuccino al bar!!! E quelli che quando stiamo per iniziare a mangiare a tavola ti urlano “fermo che prima devo fare una foto al piatto!” Chi fa le foto ai piatti del ristorante è un…
  • Vibrazioni fantasma. Avete la sensazione che lo smartphone stia vibrando come quando è arrivato un messaggino, ma non è arrivato niente? Siete messi bene. Ma potete ancora smettere, pensateci.
  • I selfie. Basta! Se butterete lo smartphone (anzi non buttatelo, cancellate in maniera irrecuperabile tutti i vostri dati e vendetelo…) Non avrete più la tentazione di mettervi in pose da e fare facce da… nel tentativo di scattare l’ennesimo selfie utile ad essere pubblicato sul vostro profilo social.
  • Pensa al risparmio. Quanto ti costa essere collegato ad internet 24 ore su 24 con lo smartphone adesso?
  • E pensa quanto può essere cool rispondere a chi vi chiede che modello di smartphone avete “Lo smartphone? No, ho smesso…”

Ce la fareste? Sareste curiosi anche voi di provare a vedere il mondo senza uno smartphone in tasca o nella borsetta?

Temo di no.

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