Di fotografi ne ho conosciuti a decine, forse centinaia, di tutte le estrazioni e di tutte le nazionalità. Fotografi che fossero anche degli artisti… forse una decina in tutto. Non di più. L’artista lo senti subito, non te lo devono spiegare. Quella del fotografo è una forma di espressione artistica strana, sì strana, perché padroneggiare la tecnica fotografica non basta. Bisogna saper comunicare emozioni, ‘estrarre’ la personalità di chi si sta fotografando e renderla in due dimensioni, quando la personalità di per sé non ha nemmeno dimensioni… e non sono in molti a poter dire di saperlo fare. Amilcare Incalza è uno di quei fotografi che sono artisti prima che tecnici della fotografia. Opinione personale ma ampiamente condivisa nell’ambiente. Le sue foto sono dei dipinti camuffati da immagini fotografiche, come potete vedere sulla sua pagina instagram e sul suo sito web ufficiale. In questa intervista Amilcare Incalza ci parla della sua formazione come pittore laureato a Brera, dei suoi esordi rocamboleschi come fotografo (quando non si usava il digitale) e dei suoi progetti artistici. E di tanto altro. Leggete. Alessio
Lei ha iniziato come artista vero e proprio, con una laurea all’Accademia di Belle Arti a Brera, e guardando le foto e i ritratti che portano la sua firma pare veramente di guardare dei dipinti. Ci può raccontare la sua storia, i suoi inizi, le difficoltà e i sogni di un giovane artista? Mi sono sempre fatto una domanda: che cosa significa, veramente… la parola Arte e che cosa, la gente, intenda per Artista.
Sinceramente? Io non credo più di saperlo o forse non l’ho mai saputo.
E vero io ho studiato a Brera, volevo fare il pittore, ancora oggi dico sempre a tutti che da grande farò il Pittore. Lo spero tanto, passare le mie giornate a raccontare i miei sogni e le mie domande con una tela o un foglio di carta e tanti colori, già.
La fotografia per me è stata un caso, direi del tutto inaspettato Oggi considero la fotografia lo strumento per poter esprimere la mia creatività, anche se penso sia una condizione assolutamente privilegiata. La Libertà? al giorno d’oggi va pagata a caro prezzo, siamo costretti a dover dare risposte rapide e preesistenti… ma daii!!
Ricordo che quando ero un ragazzino, in piena adolescenza, i miei pochi pochissimi soldi, racimolati un po’ qua e là li spendevo tutti a comprarmi riviste di moda, mi dicevo che un giorno avrei potuto fare anche questo, il fotografo di moda oppure il regista, insomma, poter muovere esseri umani secondo i miei pensieri, poter decidere le loro espressioni i loro movimenti, atmosfere e significati ecc…
Quindi fotografo per caso.
Sono contento che le mie foto le diano l’impressione di un dipinto per me significa tanto.
Come è avvenuto il passaggio (anche) alla fotografia, dopo aver concluso gli studi a Brera? Quali sono stati i suoi primissimi passi nel mondo della fotografia? Quando conclusi gli studi e si chiuse alle mie spalle l’enorme portone di Brera ebbi la mia prima crisi di panico, continuavo a chiedermi… ADESSO? Cosa faccio, dove vado, non bastava l’essere pittore, dovevo cercarmi un lavoro per poter esistere a Milano e che inoltre mi desse la possibilità di poter dipingere.
Vendere i miei quadri? Troppo difficile, ci voleva troppo tempo ed io non avevo tempo, se volevo rimanere a Milano dovevo trovare un lavoro che mi facesse guadagnare dei soldi.
Una sera un mio amico (che lavorava nel mondo dei costumi da bagno) mi disse: “voglio farti vedere una cosa… arrivo subito, disse…” ritornò con una pila di cataloghi che gettò sul tavolo e con un sorriso mi chiese se sarei stato in grado di fare quel tipo di foto. La mia risposta fu immediata… “Si certo!!” risposi. E tutto iniziò facendo cataloghi di costumi per il mare ha… ha… ha…
Ricorda ancora il suo primo, vero lavoro retribuito? Si certo e come potrei scordarlo. Sempre il mio amico oltre a farmi quella famosa domanda mi diede anche una lista interminabile di numeri di telefono di aziende produttrici abbigliamento mare e cosi un bel giorno spinto da necessità iniziai a telefonare (considerate che io non avevo mai fatto una vera foto e non avevo nessuna mia foto da mostrare).
Tra le infinite telefonate fatte un’azienda mi rispose positivamente dandomi un appuntamento. Soddisfatto, felice di questo incontro e col senno di poi mi dissi, e adesso? Come mi presento, cosa faccio vedere, cosa dico… non potevo non andare, dovevo presentarmi.
Andai ed incontrai un signore abbastanza anziano dalla faccia molto severa, capelli bianchi e magro come un chiodo e dopo un caffè ed una chiacchierata trasversale su argomenti di vario genere arriva alla fatidica domanda di terrore: BENE MI FACCIA VEDERE IL SUO LAVORO, SONO MOLTO CURIOSO.
Giuro in quel momento sudai 7 camicie e nel mentre cercavo le parole per dire: MI DISPIACE MA IO SONO AGLI INIZI E LEI DEVE AVERE FIDUCIA PERCHE’ IO LE FARO’ DELLE FOTO FANTASTICHE.
Lui si alza in piedi, mi guarda e mi porge la sua mano, mi porta verso la finestra, la apre si sporge, rientra e poi mi dice: guardi e con la mano mi fa cenno di sporgermi dalla finestra. Siamo al settimo piano, capite! Rientro e Lui mi dice: SA SE IO LE DICESSI DI SI SAREBBE COME BUTTARSI DA QUELLA FINESTRA.
Dopo una settimana mi chiama la sua segretaria per dirmi che il Signor … aveva bisogno di vedermi.
Questo fu il mio esordio nella fotografia professionale.
E la sua prima ‘macchina fotografica? La mia prima macchina fu una Mamya RZ medio formato, ovviamente in affitto.
Che macchina usa oggi, e quali lenti fanno sempre parte del suo equipaggiamento sui set fotografici? Oggi sono cambiate tante cose dal punto di vista attrezzatura, un tempo con l’analogico era più complesso il tutto tra polaroid, pellicole, sviluppi, clip di sviluppo, camera oscura, diapositive ecc. Ecc… Oggi trovo tutto semplificato ma allo stesso tempo complesso da altri punti di vista, comunque nell’era digitale io attualmente ho una CANON 5 DS X, direi un’ottima macchina per quanto mi riguarda.
Le mie ottiche preferite sono ovviamente le fisse e quindi uso, perché la amo l’85mm, poi un 24mm e l’altra ottica che non deve mai mancare nel mio sacco è il 24/70mm
Pensa che sia importante frequentare prima una scuola per potersi avvicinare a questa professione? Penso sia fondamentale frequentare la scuola a priori poi se è meglio frequentare una scuola per avvicinarsi a questa professione direi SI facendo molta attenzione nello scegliere quella giusta e che abbia veri professionisti come docenti
La scuola dovrebbe servire ad accrescere le nostre conoscenze e non soltanto tecniche. Farci innamorare di tale mestiere e capire l’importanza di guardarci intorno per renderci conto di cosa accade nel mondo e di quanti talenti ci siano, informazione.
Quale è il suo sogno nel cassetto? Il progetto su cui magari sta già lavorando, ma che è ancora pronto a realizzare? Ho tanti sogni nel cassetto…. e chi non li ha. Si sto lavorando a più progetti in contemporanea, una sorta di esercizio che mi tiene sveglio di fronte al torpore del lavoro commissionato.
Uno dei progetti si chiama Ilk Container http://ilkcontainer.com ed è una sorta di contenitore di immagini sia estrapolate da costante ricerca e sia prodotte da noi.
Vorrebbe essere una sorta di stanza di conversazione tra interessi creativi rivolti verso l’immagine sia essa fotografica, video o pittorica o ecc…
L’altro progetto è rivolto verso un’attività senza sosta, ritraggo tanti volti, il volto umano mi affascina, mi affascinano le evoluzioni della mimica facciale, spero un domani non lontano di poter fare una mostra.
Cosa non le piace nel mondo in cui tu si muove, vive e lavora? Quali sono le cose che potendo cambierebbe nel mondo della fotografia fashion e pubblicitaria, o perché ingiuste, anacronistiche o non ‘logiche’? Domanda complessa e difficile, mi piacerebbe poterle rispondere ma mi servirebbe troppo tempo ed anche una buona capacità di scrittura che io non posseggo.
Cosa avrebbe voluto diventare nella vita se non fosse diventato un artista? Già, è una domanda che continuo a farmi. Ma poi non sono neanche un Artista come detto all’inizio della nostra conversazione. Forse il falegname o l’architetto, amo costruire, trasformare.
Amilcare Incalza, Fotografo
https://www.instagram.com/amilcareincalza/
http://www.amilcareincalza.com/
www.ilkcontainer.com
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