Quello che è successo nei primi sei mesi del 2020, l’epidemia – scusate la PANDEMIA – da Covid-19 è senza dubbio un nuovo 11 settembre. Un altro evento ‘globale’ vent’anni dopo quegli attentati del 2001 che hanno così drammaticamente cambiato le nostre vite. E non in meglio. Lasciamo perdere per un momento l’attribuzione delle responsabilità degli attentati dell’11 settembre 2001, perché a questo punto è più importante ricordare come questi siano stati il fattore scatenante di guerre ancora oggi in corso, di leggi che hanno limitato ulteriormente le nostre libertà individuali (e che guarda caso erano praticamente già pronte per essere implementate nel giro di pochi giorni), nuove regole di vita che riguardano ogni aspetto della nostra esistenza. I più giovani lo sanno che solo vent’anni fa su qualsiasi volo bastava chiedere alla hostess “scusi può chiedere al pilota se posso visitare la cabina di pilotaggio?” e il capitano – se non era uno stronzo – ti accoglieva con un sorriso e con le spiegazioni standard del caso. Se eri una bella ragazza era ancora più sorridente. È solo un esempio. Ne potrei fare diecimila.
L’11 settembre 2001 ha stravolto il nostro modo di vivere, chiunque sia stato l’organizzatore dei famigerati attentati.
Fast forward al gennaio 2020: l’epidemia (scusate la PANDEMIA) da SARS-CoV-2 virus anche noto come Covid-19 è a tutti gli effetti un 11 settembre all’ennesima potenza.
Questa volta la portata dei cambiamenti che incombono sulle nostre teste (non in meglio statene certi) è potenzialmente mondiale, e poco importa in questo momento come sia nato il virus. Chi se ne frega se è scaturito da un pipistrello o se nel laboratorio di Wuhan hanno fatto scappare un virus creato artificialmente? O se magari una ‘manina’ dall’alto ha subdolamente liberato un virus uguale ma non identico a quello su cui già stavano lavorando nel laboratorio di Wuhan (Fantascienza? Forse sì… forse no).
Quello che si vede all’orizzonte sono una serie di piani già in fase avanzata di sviluppo (probabilmente già pronti ma devono farci credere che stanno iniziando a lavorarci solo adesso, in risposta all’emergenza) che fanno venire i brividi.
Dal tentativo di farci installare app di tracciamento che registreranno ogni aspetto delle nostre esistenze (vedrete che riusciranno a renderle obbligatorie, in nome della sicurezza nazionale), a quello di metterci sotto il naso un vaccino sviluppato magari dal controverso Bill Gates che stava solo aspettando il casus belli per proseguire con i ‘suoi’ progetti (anche qui ci sarà da ridere per come proveranno a rendere obbligatorio un eventuale vaccino… ci proveranno e poi ci riproveranno ancora, statene certi). E anche qui, la lista dei cambiamenti è già pronte ed è lunga. I cambiamenti che ci aspettano sono concepiti ‘a grappolo’ e vanno da quelli globalisti che riguarderanno tutto il pianeta, a quelli più localizzati. Ci sarà trippa per gatti per tutti. D’altronde il mantra ‘la nostra vita non sarà mai più come prima’ non lo stanno ripetendo e scrivendo per nulla. È uno dei modi più usati per abituare le masse al cambiamento che sanno cercando di far partire.
Staremo a vedere. A differenza del 2001 mi pare che tra la gente ci siano più teste pensanti, più intellettuali attivi sui social media e in generale sul web (perché in televisione e sui giornali non li fanno mica parlare), più spirito critico e più attenzione a quello che viene (im)proposto.
L’epidemia (scusate, la PANDEMIA) passerà, rimarranno i tentativi di plasmare le nostre vite. E non sarà un bene per noi.
ADVERSUS