
Il rigoroso taglio sartoriale è senza colletto, come per una piccola giacca bouclé, indossata con un piccolo peplum in denim che sembra il top dei jeans, sopra i pantaloni in jacquard che sembra jeans logorato. Il modello da uomo è a taglio vivo e senza fronzoli in neoprene accoppiato mentre un basco bouclé da donna viene indossato sopra i jeans skinny con un peplum di denim attaccato.
Una giacca bouclé dal taglio estremo è abbinata a un basco bouclé. È indossata con una gonna bouclé che sembra tagliata in maniera incredibilmente bassa: viene tenuta ferma da una banda elasticizzata in vita. Questi pezzi dalla vita impossibilmente bassa sono presenti in tutta la sfilata in gonne, pantaloni e jeans, a volte con elastici abbinati, altre volte a contrasto.

Gli jacquard in pied-de-poule sono tessuti come se fossero stati stratificati e consumati. È un effetto logorato nell’intreccio che si ritrova nel taglio dei capi, come in un piccolo top a fascia indossato con un basco sopra i pantaloni. In parallelo, i cappotti bouclé vengono logorati in modo da spellarsi, mentre il bouclé viene stampato su Lycra per le camicie e l’elastico in vita che regge una gonna a vita bassa in vero bouclé.

La sovversione è quotidiana, come per le giacche con il cappuccio super-imbottite che avvolgono come uno scialle, indossate con gonne in lana o jeans in denim dalla vita incredibilmente bassa, tenuti su da fasce elasticizzate. La pelle è bollita per dare a giacche e camicie un’estrema tridimensionalità; i morbidi maglioni con collo zip e interni a contrasto sono abbinati all’elastico in vita in morbida maglia che sostiene i pantaloni sartoriali dal taglio incredibilmente basso.

Un trio di capi pop in morbida maglia dai colori acidi: un bandeau giallo con ruches e un abito avvolgente con ruches, o una giacchetta arancione con una scollatura di ruches. Un body trompe l’oeil di gomma sembra l’esasperazione di un maglione a trecce. Le giacche trapuntate sono punzonate come se l’interno fuoriuscisse, l’imbottitura è fatta di materiale riciclato al 100% e di rimanenze di tessuto.

La sperimentazione è ovunque, come per le giacche, i bustier e i jeans in denim plastificato: è come se i pezzi fossero stati interamente laminati, tagliati solo per le tasche. Il floccato sul tulle è come la traccia dei capi, dando l’impressione di un filo di maglia che aleggia sul corpo. Il tulle è stato tessuto con un jacquard che fa sembrare il denim quasi cancellato, tagliato in un vestito o in un abito senza spalline, o per coprire una giacca e un cappotto argento imbottiti.

I bumster jeans di Diesel a vita estremamente bassa rimangono in posizione grazie alla biancheria intima interna regolabile. Sono così estremi da essere indossati solo con un cerotto a misura del torace stampato con un’immagine a grandezza naturale di una camicia, in seguito appiccicato grossolanamente al corpo.
La borsa Double D è femminile in bouclé, mentre debuttano due borse unisex: la morbida borsa Flag-D ha un ampio cinturino logato in finto cavallino, mentre la Load-D dalla forma ovale è tenuta insieme da due D di Diesel su entrambe le estremità. Gli stivaletti da uomo hanno una suola super-massiccia, mentre le pantofole sono in pied-de-poule logorato. Gli stivali in bouclé con tacco a rocchetto hanno la D di Diesel sulla punta, mentre i tacchi in denim bouclé o logorato hanno una zeppa stampata abbinata al tessuto.
Nell’eyewear Diesel, debutta la famiglia Liquifie-D, con montature sinuose ma robuste in toni “collosi”, le aste fluide sostengono l’oval D. Negli orologi, i nuovi modelli D-Curve, Wrap-D e D-Rush giocano tutti con l’iconica forma oval D di Diesel.