Questa é una collezione moda Diesel piú focalizzata, piú sperimentale, piú ambiziosa che mai. E’ anche accessibile, con un modello di denim da motociclista tagliato basso sui fianchi e con whiskers (pieghe orizzontali sulle cosce) candeggiati. I top in denim sono sagomati, mentre le pelli da motociclista sono logorate per lasciar intravedere un logo in metallo. I completi con gonna gessati hanno spalle importanti, spavaldamente segnate da whiskers quanto il denim.
Il denim devoré di Diesel, sviluppato in azienda, ha un effetto da jeans consumato ma mostra comunque la pelle sottostante. Il corpo si rivela nei pezzi che vanno dalle camicie e jeans oversize alla maglieria, gonne e abiti in denim, con alcuni abiti impreziositi da cristalli.
L’effetto distressed raggiunge una nuova intensità, come un piccolo vestito in jersey tutto tagliato a laser, tranne che per la scritta DIESEL che corre su per il corpo come vertebre. Il taglio laser appare su felpe, pantaloni della tuta e abiti da lavoro, che diventano ancora più logori col tempo. I capi in jersey a doppio strato sono tagliati per rivelare il colore sottostante; un lungo cappotto in jersey con cappuccio è stato trattato per sembrare pelle incrinata.
Top e pantaloncini stampati si aprono, come craccati, per rivelare pieghe e stampe sottostanti, mentre serigrafie creano ombre ed evidenziano i loghi Diesel, come una felpa bianca e nera con il cappuccio e con davanti scritto “SUCCESSFUL”.
I pezzi artigianali riciclano materiali esistenti, come denim da motociclista che sono stati metallizzati, o una giacca in shearling che è stata accoppiata con denim e poi logorata, rivelando ancora una volta lo shearling. Pezzi di nylon recuperati da vecchie fodere vengono coperti di plastica e poi scaldati, creando un effetto pelliccia.
Le pellicce sintetiche provenienti da deadstock sono dipinte, poi anch’esse coperte da plastica e riscaldate, creando un effetto come di pelliccia liquida. Le giacche tecniche da biker vengono bruciate, creando la loro propria estrema architettura.