Per la sfilata di presentazione della collezione prêt-à-porter Dior autunno-inverno 2024-2025, Maria Grazia Chiuri ha riflettuto sull’epoca di transizione della fine degli anni Sessanta, quando la moda lasciò l’atelier per conquistare il mondo. Da qui la nascita nel 1967 di Miss Dior, una linea femminile che introdusse il prêt-à-porter e che fu affidata da Marc Bohan al suo assistente Philippe Guibourgé.
La sfida della moda era allora quella di creare abiti riproducibili e soprattutto adatti a un ritmo di vita in cui l’immaginazione era fondamentale.
Nel contesto dinamico di una società sempre più complessa e in continua evoluzione, si passò dal paesaggio del corpo a quello del globo. Così, la cultura visiva ha riunito arte, moda, architettura e musica per ideare un affresco spontaneo, una forma di espressione senza precedenti.
Gabriella Crespi, affascinante fonte di ispirazione per Marc Bohan, era un’artista e una designer, una creatrice cosmopolita e, per Maria Grazia Chiuri, simboleggia quella generazione pionieristica di donne indipendenti determinate a farsi un nome attraverso il proprio lavoro. Molti dei suoi oggetti e pezzi artistici hanno contribuito al successo degli indirizzi Dior in quegli anni.