Non tutti si rendono conto di tutti i meccanismi che regolano il complicato mondo del lavoro di modella. Non tutti si rendono conto del fatto che il lavoro di modella è un lavoro a tutti gli effetti – e non è un lavoro semplice. Anche il rapporto che lega la modella alla propria agenzia deve sottostare ad una serie di regole che servono a tutelare la modella ma anche l’agenzia.
Un’agenzia seria investe molto nella modella che rappresenta. Che si tratti di una ‘debuttante’ italiana che sta muovendo i primi passi e che ha bisogno di essere letteralmente costruita, o di una modella già esperta che arriva da un’altro mercato, l’agenzia deve comunque impegnarsi per promuoverla, segnalarla, gestirne gli appuntamenti e i lavori, ‘soccorrerla’ quando la coinquilina la ha distrattamente chiusa fuori sul balcone… :-) (storia vera).
Tornando al discorso del contratto, tutte le agenzie serie propongono alle proprie modelle la firma di un contratto, un accordo scritto che regola il rapporto tra agenzia e modelle. A tutela della modella, ma anche dell’agenzia. Ne abbiamo parlato con Antonio Venuti, Head Booker dell’agenzia di modelle The Wolves Model Management di Milano http://www.thewolvesmodel.com/ ed abbiamo parlato di modelle, contratti, rapporti tra modella e agenzia.
A cosa serve un contratto, nel caso della ragazza che inizia a collaborare con un’agenzia di modelle? È una cosa normale, per una modella, vedersi proporre la firma di un contratto esclusivo?
Un contratto serve per regolare il rapporto tra agenzia e modella, e per tutelare il lavoro che l’agenzia fa per gestire il lavoro e la carriera di una ragazza. Se un’agenzia spinge una modella per farla lavorare con i propri clienti, la modella firma un contratto che la lega all’agenzia. Questo serve, tra le altre cose, per evitare che l’agenzia faccia un grosso lavoro per avviare la carriera di una modella e poi questa decide poi di andare a lavorare per i fatti suoi, e così tutto il lavoro fatto in precedenza dall’agenzia svanisce.
Se un’agenzia spinge una modella per farla lavorare con i propri clienti, la modella firma un contratto che la lega all’agenzia
Così come nel caso in cui la modella decida di cambiare agenzia, succede. Infatti nei contratti c’è solitamente una clausola, una sorta di patto di non concorrenza con alcuni clienti. Se una ragazza ha un lavoro continuativo con un cliente grazie all’agenzia che le ha trovato questo lavoro… se la modella decide di rompere il rapporto con l’agenzia, avendo firmato un contratto che prevede questa clausola, non potrà lavorare con quel determinato cliente per un periodo di tempo.
Nei contratti c’è solitamente una clausola, una sorta di patto di non concorrenza con alcuni clienti
Se l’agenzia ha procurato un cliente alla modella, investendo tempo, energie, magari proponendo una proprio lei invece di altre ragazze… e poi lei decide di prendersi il cliente in proprio, o di andare da un’altra agenzia e portarsi dietro il cliente, questo non è corretto, e questa eventualità viene prevista nel contratto che la modella firma con l’agenzia.
Se un’agenzia è seria, e quindi non guadagna sulla modella facendosi pagare i famosi ‘corsi di portamento’ e i test fotografici… ma investe sulla modella, è giusto che una volta che la modella inizia a lavorare l’agenzia abbia il suo guadagno che deriva dal lavoro svolto per avviare la modella…
Esatto. Io dico sempre alle modelle di leggere molto bene il contratto prima di firmarlo, e di avere sempre ben presenti i punti che regolano il rapporto con l’agenzia.
Quindi una ragazza che inizia a fare la modella quando si vede proporre un contratto da firmare, non deve spaventarsi?
Deve leggerlo bene e fare bene attenzione a quello che firma. Come in qualsiasi tipo di lavoro professionale, le parti devono darsi reciprocamente delle garanzie. Nel rapporto tra agenzia e modella, l’agenzia svolge il lavoro di procuratore, e l’agenzia deve in qualche modo tutelare il proprio lavoro.
Un’agenzia madre deve curare ogni aspetto della carriera della modella che viene affidata ad altre agenzie, da altre parti del mondo.
Parliamo ancora di rapporti di lavoro, ma adesso tra agenzie di modelle. Parliamo della cosiddetta ‘mother agency’. Cosa significa, come funziona, e come si organizzano le agenzie tra di loro per le modelle che lavorano su diversi mercati in giro per il mondo?
Un’agenzia madre deve curare ogni aspetto della carriera della modella che viene affidata ad altre agenzie, da altre parti del mondo. Noi firmiamo un contratto con le ‘mother agencies’ delle modelle che rappresentiamo in Italia. Questo contratto regola tra le altre cose la cosiddetta ‘mother agency commission’, cioè le commissioni che noi corrispondiamo all’agenzia madre. La modella firma un contratto in cui dichiara di appartenere alla propria ‘agenzia madre’ e l’agenzia italiana ha la concessione per l’Italia, un contratto di esclusiva sul territorio italiano in questo caso.
Ogni volta che la modella fa un lavoro, viene corrisposta una percentuale all’agenzia madre, di solito questa percentuale si aggira intorno al 10% di ogni lavoro che la modella fa. Poi questa percentuale può cambiare, dipende dalla modella, dall’agenzia madre, ecc. L’agenzia madre ha inoltre la facoltà di decidere se la sua modella può fare un determinato lavoro. Noi chiaramente siamo sempre molto attenti all’immagine della modella, ma in ogni caso l’agenzia madre ‘controlla’ che la propria modella venga gestita correttamente, anche nella scelta dei lavori.
Non essendoci molte modelle italiane (non molte se le confrontiamo con la quantità di modelle che arrivano da altri mercati, molto più forti sotto questo punto di vista), immagino che non ci sia molto lavoro come ‘agenzia madre’ per le agenzie italiane…
Esatto. Trovare una ragazza ex novo, una ragazza italiana che sta iniziando e della quale diventare l’agenzia madre, non è facile. Non è impossibile, ma non è facile.
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