Le fantasie sessuali vengono definite come la facoltà dell’essere umano di erotizzarsi mentalmente e sono costituite da un insieme di immagini o rappresentazioni mentali, più o meno complesse e articolate, le quali hanno come tema portante elementi sessualmente espliciti o impliciti. Esse possono essere create in modo consapevole dalla persona con l’obbiettivo di eccitarsi, oppure nascere in maniera inattesa e spontanea. In entrambi i casi le fantasie costituiscono l’espressione più genuina del nostro assetto psicosessuale: lasciarsi andare all’immaginazione ci permette infatti di liberarci dai condizionamenti sociali, dai conflitti personali e dalle nostre inibizioni.
Le fantasie erotiche sono molto comuni e ve ne sono poche da considerarsi statisticamente rare o insolite. Di certo esse possono essere molte e diverse da persona a persona, legate a ricordi infantili oppure a situazioni di vita del presente, ma, nonostante questa variabilità individuale, gli studi scientifici hanno evidenziato alcune funzioni comuni: hanno un ruolo importante nello stimolare la creatività, compensano desideri irrealizzabili, esplorano le aree più intime della sessualità e sono di supporto al rapporto sessuale stesso in tutte le sue fasi poiché ravvivano il desiderio, l’eccitazione e possono facilitare il raggiungimento dell’orgasmo.
Ci sono alcune differenze sostanziali tra gli scenari erotici maschili e femminili. Gli uomini hanno fantasie più frequenti rispetto alle donne, possono riguardare persone sconosciute, sono veicolate dal canale visivo, rapide e dirette all’atto. Alcune tra le più diffuse riguardano l’avere rapporti con due o più partner contemporaneamente, guardare un singolo o una coppia mentre è in situazioni intime e fantasie sadiche/aggressive.
Nelle donne invece prevale il canale emotivo, il quale rende le loro fantasie rivolte a soggetti familiari e ricche di dettagli, spesso non specificatamente sessuali. In particolare, molte delle fantasie femminili sono relative ai rapporti omosessuali, all’esibizionismo, oppure all’essere sottomesse e dominate.
Da sottolineare come, mentre alla maggior parte degli uomini piacerebbe molto che loro fantasie diventassero realtà, molte donne non vorrebbero mai che queste si avverassero.
Molti si chiedono se sia il caso di condividere con il partner le proprie fantasie erotiche oppure no e la risposta non è univoca, poiché se da un lato questo potrebbe migliorare la sessualità e l’intesa con il partner, d’altro canto le aspettative potrebbero essere deluse ed esse perderebbero il loro potere eccitante.
Alcuni quindi decidono di tenere le proprie fantasie per sé, lasciando che esse restino in una sfera privata, altri decidono invece di comunicarle al partner, magari come preludio per metterle poi in pratica.
In questo caso, una buona strategia potrebbe essere quella di svelare gradualmente le nostre fantasie, tenendo conto che ci potrebbe essere un’iniziale momento di stupore e di imbarazzo, che non necessariamente deve frenarci, teniamo conto e valutiamo quali sono le reazioni del partner, questo ci aiuterà a capire se è il caso di proseguire nella condivisione oppure no.
Per maggiori informazioni sul tema segnaliamo il servizio di consulenza telefonica gratuita dell’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma (ISC) disponibile dal lunedì al giovedì dalle 15:00 alle 19:00 al numero 06 85356211. Un team di psicologi con specializzazione in sessuologia clinica risponderà alle vostre domande e fornirà indicazioni utili rispetto ai temi della sessualità.
Marilena Iasevoli
Istituto di Sessuologia Clinica