Parliamo di chirurgia plastica e di un tema che molti uomini sentono come importante, anche se spesso il problema risiede più nella mente che da altre parti. Le dimensioni del pene sono un argomento delicato, complesso, ma al quale la chirurgia plastica può almeno in parte dare una risposta. Quali sono gli interventi più comuni quando un paziente chiede al chirurgo di aiutarlo sotto quel punto di vista, e soprattutto di quali risultati effettivi si parla in questi casi?
Ne parliamo con il Dott. Valerio Badiali Chirurgo estetico, specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Si tratta di casi effettivamente delicati, che richiedono una visita pre-operatoria approfondita. La tecnica più utilizzata per risolvere il problema è la falloplastica, operazione dopo la quale si può apprezzare un allungamento dell’organo genitale maschile.
Il chirurgo che effettua l’intervento procede recidendo il legamento che connette il pene all’osso pubico. In tal modo viene palesata una porzione dell’organo che normalmente non si vede, facendolo così apparire più lungo. Grazie al laser è possibile ridurre il sanguinamento.
In alcuni casi appositamente selezionati viene impiantato un distanziatore in silicone, avente l’obiettivo di evitare il riavvicinamento tra pene e pube, frequente nel corso della cicatrizzazione.
Per ottimizzare gli effetti dell’intervento è possibile ricorrere agli impianti di grasso autologo, ossia proveniente da altre parti del corpo del paziente.
Ringraziamo il Dott. Valerio Badiali
Chirurgo estetico, specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica http://www.valeriobadiali.com/ e coordinatore scientifico di IEI – Istituto Estetico Italiano: http://www.istitutoesteticoitaliano.it/
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