Se ieri sera eravate al concerto di Marylin Manson all’Ippodromo di Milano, ed avete ripetutamente sentito qualcuno gridare – tra le altre offese – ‘stronzaaaa!!!’… ero io. Perché? Perché sì. Perché Marilyn Manson ha preso – ancora una volta – per il sedere migliaia (poche migliaia) di fans, soprattutto i più giovani che si aspettavano un concerto vero e che invece si sono beccati un cantante imbolsito e pigro, incapace di attaccare una canzone all’altra, senza voce, con pause infinite tra ogni canzone, escamotages vari per riprendere il fiato, e tutto il peggio che si poteva pensare.
Sono già un paio di concerti che Marilyn Manson si becca i miei ‘stronzaaaaa!!!’, e anche oggi, dopo le prime reazioni di incredulità da parte del pubblico che mi circondava, sono riuscito a fare proseliti. La richiesta più ricorrente, ad un certo punto, era per il rimborso del biglietto. Poi offese ed oscenità di vario genere a seguito delle mie azzeccatissime (qualcuno deve pur dirlo) provocazioni.
Marilyn Manson è finito, come cantante e come autore, circa 15 anni fa, e se fosse venuto a mancare (per non dire: se fosse morto) quindici anni fa, forse qualcosa del suo nome sarebbe divenuto storico, e forse quasi mitico. Come la vera Marylin, che se fosse invecchiata naturalmente oggi non sarebbe quella icona che è.
Purtroppo per lui, e per noi, Marilyn Manson è sopravvissuto ed è ancora tra di noi. E va in giro per il mondo a racimolare i soldi di chi gli vuole pagare il biglietto. Il rock non è morto, ma personaggi come Marilyn Manson ce la stanno mettendo tutta per farlo morire in fretta.
Alla prossima, Marylin.
ADVERSUS