La sfilata Miu Miu Primavera/Estate 2025 di Miuccia Prada rappresenta un punto di partenza per una serie di eventi multidisciplinari incentrati sulla conversazione del marchio con artiste e registe d’avanguardia nell’arco di tredici anni. Attraverso la collezione Primavera/Estate 2025, con l’intervento di Goshka Macuga per la sfilata di Miu Miu e l’installazione della stessa artista al Palais d’Iéna nell’ambito di Art Basel Paris 2024 – che esplora i Miu Miu Women’s Tales e le collaborazioni della maison con varie artiste – Miu Miu indaga il dialogo con l’arte, il cinema e la moda. Dalla sua creazione, l’obiettivo di questo scambio è stato quello di indagare l’esperienza della vanità, di analizzare il modo in cui le donne vedono sé stesse attraverso il loro stesso sguardo.
Vanità e inganno sono collegati. L’intervento artistico di Goshka Macuga prevede la realizzazione di “The Truthless Times”, un giornale cartaceo la cui produzione si riflette in un film narrativo, entrambi esplorano i concetti di verità, disinformazione e manipolazione. Il pubblico è immerso in una rappresentazione di macchine da stampa – macchinari per l’informazione, fatti presunti – la pluralità di elementi presenti in questo spazio offre spunti per analizzare e decifrare il concetto di verità e sottolinea la profusione di informazioni che caratterizza la realtà contemporanea.
Se la collezione Autunno/Inverno 2024 proponeva un vocabolario di abbigliamento attraverso un panorama di esperienze vissute, la collezione Primavera/Estate 2025 di Miu Miu si evolve per esplorare la prima giovinezza come un periodo di verità assoluta. Prima di conoscere la dissimulazione, ogni individuo è onesto con sé stesso e con i propri ideali. E come reazione a un’epoca di sovrastimolazione e sovrainformazione, la semplicità nell’abbigliamento può offrire chiarezza e precisione e fungere da onesta cornice del carattere.
Un vestito bianco di cotone è un punto di partenza. I pezzi tratti direttamente dal guardaroba dell’infanzia sono prototipici, puri nella forma e nella funzione. Miu Miu e Petit Bateau collaborano a una rivisitazione dei loro capi classici, adattandoli a tutte le età.
I gesti spontanei nel vestire alterano radicalmente i capi classici, come per riscoprirne lo scopo. L’integrità rimane intatta. Gli abiti chemisette in cotone sono abbassati e ripiegati attorno al corpo, le forme cambiano, capi funzionali diventano abiti bustier dal fascino ingannevole. I maglioni si trasformano in top, le camicie attorcigliate – capi indossati nel modo sbagliato per provare qualcosa di nuovo.
I vari elementi vengono trasposti e combinati seguendo l’impulso. Ogni pezzo diventa altro, il diverso collocamento ne modifica lo scopo, ne altera la verità. Gli elementi cambiano da un pezzo all’altro e quello che sembra nylon in realtà è seta. Fanno da contrasto articoli iperclassici che sottolineano la manipolazione della normalità. Mettono inoltre in risalto l’estetica di Miu Miu come un insieme di opere consolidate, una vera e propria uniforme Miu Miu, che si è gradualmente affermata, ora pienamente realizzata.
In una continua evoluzione, Miu Miu continua a costruire il suo mondo di individui eterogenei e grintosi, veri e propri personaggi che vestono gli abiti. Il cast di questa stagione include: Charlotte Cardin, Alexa Chung, Willem Dafoe, Cara Delevingne, Noen Eubanks, Amelia Gray, Sunday Rose Kidman-Urban, Lena Mantler, MINNIE, Little Simz, Eliot Sumner e Hilary Swank. Molti attori, abituati a presentare visioni alternative di realtà immaginarie, qui camminano nella loro verità.