Individui, personaggi, umanità. La seconda sfilata Moschino disegnata dal direttore creativo Adrian Appiolaza è un’espressione dell’unicità delle persone. Ogni look, come ogni persona, vive singolarmente e ha qualcosa di proprio da esprimere. La collezione è un’esplorazione dell’esplorazione: esplorare il mondo e la mente, esplorare Moschino. Un passaggio dal caos urbano della città per scoprire il paradiso in senso letterale e di libertà personale.
I personaggi di Moschino sono esploratori che si spostano tra spazi differenti, idee e ideali, sfuggendo alla vita attraverso l’evasione. C’è qualcosa di positivo – di bellissimo – nel perdersi, nel trovare luoghi che non sapevi esistessero. La sartoria tradizionale perde le sue restrizioni e confini. Viene trasformata, decostruita e poi ricostruita.
Le regole sul come vestirsi secondo Franco Moschino, scritte su un fax presente nella collezione Primavera-Estate 1995, vengono ridotte a brandelli per diventare una nuova forma di “fur for fun” in una pelliccia di Tyvek bianco. Fuggendo dalla città, individui fedeli ai propri principi indossano abiti che parlano della campagna italiana, delle terre selvagge della giungla e infine di una serenità che porta alla pace interiore. Persa, poi ritrovata.
Simboli, scorci e ricordi dagli archivi di Moschino in uno scambio continuo con l’ethos di Franco. Ci sono le stampe degli anni ’90 reinterpretate, rielaborate e amate di nuovo. Le margherite, i palloni da calcio, le macchie di sugo lasciate da una pizza e la bandiera italiana. Trench coat attorcigliati, vestiti lingerie, “assemblaggi” di capi per crearne di nuovi. La “Survival Jacket” della collezione Primavera-Estate 1992 viene reinterpretata prima per la vita urbana, poi per la grande fuga.
La contemporaneità si trova attraverso una fusione di generi e confini sfumati per un guardaroba condiviso da tutti: una sciarpa può essere legata come una gonna, una camicia da uomo può diventare un abito da sposa. Le tradizioni vengono spezzate, nuove identità scoperte. Una valigetta prende la forma di cuore perché si dovrebbe fare solo ciò che si ama. Anche sul lavoro.
La sfilata Uomo Primavera-Estate 2025 e Donna Resort 2025 è un viaggio per trovare una nuova prospettiva della vita, per scoprire una visione “alla Moschino” del mondo.
In sostanza: libertà di espressione, attraverso i vestiti.