In aggiunta alle mani, alla bocca e agli occhi, spesso si tende a dimenticare che il più importante vincolo di contagio da Covid19 è rappresentato dal naso, che, come ci rammenta il Dott. Tito Marianetti, chirurgo maxillo facciale, è l’organo per antonomasia della respirazione e ha proprio la funzione di filtrare l’aria che respiriamo.
Qual è la connessione tra naso e covid19?
La struttura nasale trattiene in genere le impurità e i germi che generalmente ispiriamo, evitando proprio la loro proliferazione all’interno dell’organismo: nel caso del covid, le cellule dell’epitelio nasale sono particolarmente suscettibili a questo virus.
Come funziona quindi l’ipotetica trasmissione attraverso il naso?
La membrana mucosa che riveste l’interno delle cavità nasali è “l’anello debole” della catena che il coronavirus SARS-CoV-2 spezza per far breccia nell’organismo umano. Lo sostiene uno studio di recente pubblicato su Cell, che ha cercato di capire con quale facilità il patogeno della COVID-19 infetti i vari tipi di cellule del tratto respiratorio: gli scienziati hanno scoperto un gradiente di infettività che è massimo nel naso e decresce via via che ci si addentra nelle vie aeree. Le cellule più facilmente infettabili dal SARS-CoV-2 sono quelle del naso, e quelle meno facilmente infettabili sono quelle che tappezzano le parti più profonde dei polmoni.
La struttura nasale trattiene in genere le impurità e i germi che generalmente ispiriamo, evitando proprio la loro proliferazione all’interno dell’organismo…
Quali sono i sintomi che si presentano nel naso?
Il virus si manifesta spesso nel naso attraverso difficoltà respiratoria, congestione nasale, sternuti, naso che gocciola e perdita dell’olfatto. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che le manifestazioni più importanti correlate al naso sono tipiche del ceppo madre, le varianti, soprattutto quella inglese, hanno una incidenza minore sull’apparato nasale con manifestazioni meno evidenti in questo distretto.
Avere questi sintomi corrisponde quindi all’avere necessariamente il covid?
No, non è cosi, i sintomi correlati al naso che possono essere un campanello d’allarme per una possibile infezione da covid sono in realtà molto comuni anche in altre patologie. E’ importante quindi non allarmarsi subito ed evitare l’autodiagnosi.
Cosa fare quindi?
Se il sintomo è isolato e non accompagnato ad ulteriori problemi come febbre, mal di gola, dolori muscolari e altri segnali tipici dell’infezione da covid (per cui è consigliabile rivolgersi al medico di famiglia), prima di pensare al peggio, è consigliabile recarsi da uno specialista del naso (maxillo facciale o otorinolaringoiatra) ed effettuare un comune esame diagnostico delle cavità nasali chiamato rinolaringoscopia.
I sintomi correlati al naso che possono essere un campanello d’allarme per una possibile infezione da covid sono in realtà molto comuni anche in altre patologie…
In cosa consiste la rinolaringoscopia?
E’ un’indagine che utilizza uno strumento ottico che, attraverso la visione diretta della cavità nasali (e del rinofaringe e faringolaringe), permette allo specialista di avere una visione dello stato della mucosa valutando l’eventuale ostruzione delle fosse nasali.
Quali altre patologie potrebbero nascondersi dietro i sintomi prima descritti?
E’ piu comune di quanto si pensi, soffrire di patologie al naso come la poliposi (escrescenze benigne all’interno delle fosse nasali), l’ipertrofia dei turbinati (che sono delle lamine all’interno del naso, responsabile del filtraggio dell’aria, che sottoposte ad alcune reazioni possono ingrossarsi), setto deviato. Tutti problemi funzionali con manifestazioni sul naso similari all’infezione da covid.
Queste patologie sono facilmente correggibili con terapie locali o con interventi chirurgici non invasivi. Lo specialista pianificherà un percorso terapeutico idoneo.
Cosa ci dice delle allergie invece tipiche di questo periodo?
Con il risveglio della primavera, il naso viene messo a dura prova con raffreddamenti da cambio di stagione ed esposizione a pollini e agenti allergici: la rinite allergica causa ancora una volta gocciolamento al naso, sternuti, congestione nasale. Non scambiamo quindi una comune allergia, facilmente curabile, con il covid.
Quali consigli pratici può darci quindi?
Il consiglio generale, soprattutto in questo periodo, è quello di mantenere le vie aeree al riparo, non scoprirsi ai primi caldi e mantenere le mucose nasali correttamente libere mattina e sera con lavaggi a base di acqua di mare e idratate con soluzioni nasali a base di acido ialuronico. Alcuni semplici accorgimenti che possono aiutarci a mantenere le nostre cavità nasali in buono stato.
Il consiglio generale, soprattutto in questo periodo, è quello di mantenere le vie aeree al riparo, non scoprirsi ai primi caldi e mantenere le mucose nasali correttamente libere
In vista dell’immunità di gregge data dai vaccini, come dobbiamo comportarci per proteggere il nostro naso?
Vi sono attualmente studi, ancora in fase embrionale, che prevedono la creazione di spray “anti-settici” che grazie a particolari elementi potrebbero creare una sorta di patina in grado di “inglobare” le particelle di covid, intrappolandole nelle cavità nasali per poi eliminarle soffiandosi il naso. Per ora, sono solo studi quindi, l’utilizzo corretto e costante delle mascherine si conferma la strategia indispensabile per combattere la diffusione del COVID-19 e per mantenere il nostro naso al riparo. Questo ausilio può rappresentare anche una facile barriera per attenuare le allergie che intaccano il nostro naso in questo periodo.
Marco Zorzetto
Ringraziamo il Dott. Tito Marianetti, chirurgo maxillo facciale
https://www.marianettimed.it/dott-tito-marianetti/
http://www.myrhinoplasty.it/