Pare che negli anni ’60 JFK ricevesse numerosissime letterine di Natale da parte di bambini preoccupati che i russi potessero far saltare in aria il Polo Nord con un’atomica, casa di Babbo Natale, renne e pacchetti con i regali inclusi. Come mai? Chiedetelo ai media. Allora come oggi i media fanno il gioco dei poteri forti, e allora come oggi dovevano spaventare, rassicurare, indirizzare il gregge. Scusate, la popolazione.
E le cose non sono cambiate molto.
Anzi. Se possibile sono peggiorate. Ormai il brodo in cui ci stanno quotidianamente cucinando ha spesso due ingredienti principali: la paura e il gossip. Mescolati, così alla fine non si capisce più dove finisce l’una e dove inizia l’altro. Per un effetto ancora più ‘penetrante’. Il gioco sta nello spaventare, mettere gli uni contro gli altri, intrattenendoli al tempo stesso, e così facendo indirizzare il gregge. Scusate ancora, la popolazione.
La soluzione sta nell’iniziare ad imparare a fregarsene, soprattutto perché vedo che amici e parenti continuano a prestare attenzione alle news. A preoccuparsi, ad affliggersi, a sentirsi in colpa.
E allora? Il prossimo anno, cercate di non farvi più influenzare. Come ‘richiamino’ ecco alcuni argomenti di cui sicuramente leggerete ogni giorno, con i quali sicuramente apriranno i telegiornali ogni giorno, di cui saranno piene le timeline dei vostri social media tanto cari. Quando leggerete di questi argomenti, sappiate che stanno cercando di influenzarvi, e non di informarvi.
- Cambiamento climatico, Gret(in)a e compagnia bella. Quando vediamo ancora l’antipatica faccia della Gret(in)a che pontifica e pontifica incazzandosi (fintamente) preoccupata, passiamo avanti e ignoriamola che prima o poi passa anche lei.
- Parlando di donne… femminicidio e violenza sulle donne saranno in cima alle news anche per tutto il prossimo anno. E verranno strumentalizzati. Crimini orribili sicuramente, così come gli omicidi in cui la vittima è un uomo, e così come la violenza sugli uomini. Siamo per la parità giusto?
- Discriminazioni di genere sul posto di lavoro, e discriminazioni di razza, raggruppate in ‘cluster’ di notizie di simile natura una dopo l’altra per dare l’idea dell’emergenza nazionale che va affrontata e risolta al più presto. E invece fermiamoci un attimo e parliamone, pensiamo bene ai perché e ai percome prima di agitarci tanto. Inutilmente.
- Brexit o non Brexit. Doveva crollare il mondo, uscire dall’Unione Europea doveva essere una mission impossibile. E invece pare che… vediamo se ci riusciranno, forse sì. Noto che fino a poche settimane fa la propaganda voleva un’Inghilterra in ginocchio in caso di Brexit e invece adesso la Merkel e i suoi amici ai piani alti dell’Europa si preoccupano di avere un potente concorrente sull’uscio di casa. Ma come? Prima in ginocchio e adesso concorrenti? Anche qui, non ascoltiamoli, e vediamo di prendere quello che ci interessa da questa storia: i media ci hanno riempiti di cazzate per influenzarci sulla Brexit. È già una lezione sufficiente.
- Papa Francesco e il suo ufficio marketing. Io ormai ci rido. Una risata è l’antidoto migliore a volte.
- Social di rimbalzo, tragedie ‘social’, incidente stradale? Terremoto? Ecco le foto rubate fresche fresche dai social delle vittime. Erano persone come noi, come voi, guardatele bene non vi sembra la foto che avete pubblicato anche voi solo pochi giorni fa? È successo a loro ma è come se fosse successo a voi. Identificatevi, stateci male.
- La famiglia reale inglese e le altre famiglie sparse in giro per l’Europa. Hanno litigato sì o no, come si è vestita, ha riciclato un vestito, guida un’utilitaria come la tua, hanno fatto una festa, i bambini sono andati a scuola… proprio come te. Capito? Poverini. Dopo la Brexit toccherà alla monarchia?
Tutte notizie e tipologie di notizie che vengono usate e riusate per cercare di suscitare un certo tipo di reazione nel pubblico. Paura, dissenso, solidarietà, curiosità morbosa, e via discorrendo.
Sono passati quasi 60 anni dalle letterine disperate indirizzate a JFK, e Babbo Natale al Polo Nord non lo ha fatto saltare in aria nessuno. Lo stesso vale per tutti gli allarmi di cui vi sommergeranno nel prossimo futuro. Impariamo a fregarcene. Non facciamoci mettere gli uni contro gli altri.
ADVERSUS