ADVERSUS | MODA | Parliamo di modelle italiane con Luigi Junior Giuliani di Wonderwall Management

Parliamo di modelle italiane con Luigi Junior Giuliani di Wonderwall Management

La modella italiana va a finire un po’ in secondo piano, fino a quando non riusciremo a dare un’immagine diversa a questo lavoro, a far capire che questo mondo qui è un mondo sicuro, che la modella…

Photo courtesy Wonderwall Management. Photographer Thomas Daloiso @thomasdaloiso
Photo courtesy Wonderwall Management. Photographer Thomas Daloiso @thomasdaloiso

Noi che frequentiamo regolarmente i backstage delle sfilate, e di modelle ne vediamo davvero moltissime, continuiamo a stupirci di quanto poche siano le modelle italiane, a Milano, mentre le modelle straniere dominano praticamente la scena. Eppure quando incontriamo una modella italiana, questa non ha niente da invidiare alle colleghe straniere in generale. Ne parliamo con Luigi Junior Giuliani, direttore di Wonderwall Management, agenzia di modelle a Milano.

Perché, secondo te, le modelle italiane sono così poche, rispetto alla grandissima quantità di modelle straniere?
Io faccio questo mestiere da tantissimo tempo, e di modelle italiane ne ho rappresentate, ne ho avute molte nel corso degli anni. Potrà sembrati una frase fatta, e mi raccomando non prenderla nel senso sbagliato, ma noi italiani siamo un po’…  viziati. E con questo intendo dire che se io – come italiano – dovessi avere una figlia, la vizierei. Soprattutto se fosse bella farei come fanno la maggior parte dei genitori italiani, che hanno la tendenza ad essere un po’ protettivi “stai qui, non puoi fare questo, stai attenta, devi studiare… voglio che tu segua questa carriera…”. Quindi anche io, se dovesse dovessi avere una figlia e dovesse essere una bella ragazza, tenderei ad essere molto protettivo nei suoi confronti. Quindi capisco e immagino che un padre italiano, non conoscendo magari il mercato, vedendo tutte queste modelle sulle copertine, in lingerie, in bikini, possa nutrire una certa diffidenza per questo lavoro.

Luigi Junior Juliani e Mariia Radkovska (moglie di Luigi Junior) modella scouter per Wonderwall. Foto Andrea Squeo @squeeeo
Luigi Junior Juliani e Mariia Radkovska (moglie di Luigi Junior) modella scouter per Wonderwall. Foto Andrea Squeo @squeeeo

Quindi secondo me il motivo della scarsità di modelle italiane sul mercato è anche in parte da ricercarsi in questa mentalità. Il genitore italiano cerca di proteggere, di non far fare questo tipo di mestiere alla propria figlia, e per questo secondo me è molto difficile trovare modelle italiane. Io ne ho rappresentate di donne, di ragazze italiane che però alla lunga non resistono in questo mestiere.

Quindi a meno di non fare come fanno alcune grosse agenzie internazionali che organizzano dei concorsi per fare la ricerca, è difficile riuscire a trovare modelle italiane. Ci sono, certo, ma le contiamo sulle dita di una mano, di modelle italiane veramente famose ce ne sono due o tre, Carla Bruni, Mariacarla Boscono, Vittoria Ceretti…  quindi secondo me, trovare una gemma, una ragazza italiana e con la mentalità giusta è difficile, ma se la trovi, diventa una top model.

Le modelle che lavorano di più e che vediamo sempre in giro in questo ambiente sono le modelle straniere, perché con questo lavoro possono viaggiare a guadagnare bene, hanno una mentalità diversa.

Quindi la modella italiana va a finire un po’ in secondo piano, fino a quando non riusciremo a dare un’immagine diversa a questo lavoro, a far capire che questo mondo qui è un mondo sicuro, che la modella può lavorare e viene riconosciuta per la sua bravura e per le sue capacità, perché fare la modella non è essere solamente belle, anzi. Per fare la modella devi essere intelligente, il cliente deve sentire che affidando a te la propria immaginae fa la scelta giusta, non rischia di mandare a monte un lavoro in cui sono coinvolti fotografi, stylist, ci sono costi di affitto di una location o costi di viaggio. La modella deve saper ispirare fiducia nel cliente, e non tutte ci riescono.

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