Il potere della realtà, in un mondo dell’immaginario. La collezione Prada Uomo Primavera/Estate 2025 di Miuccia Prada e Raf Simons propone una conversazione in merito ai concetti contemporanei di verità e finzione, di realtà e irrealtà. Invita a mettere in discussione la contingenza delle percezioni, a riesaminare, a osservare le cose più da vicino.
Accorciare le distanze riflette l’emozione istintiva dell’individuo alla prossimità, alla condivisione dello spazio e allo stare insieme. La vicinanza modifica anche la percezione. Visti da lontano, i capi possono apparire in modo diverso, i dettagli possono sembrare semplicistici, ingenui, ma da vicino le percezioni si trasformano. Dettagli in fil di ferro animano i colletti e gli orli degli indumenti con un dinamismo irreale, come se vivessero di vita propria. Gli indumenti, volutamente stropicciati, patinati e invecchiati, portano i segni del tempo: l’imperfezione è un altro segno di vita, di realtà.
I capi rubati dall’armadio del padre o della madre si adattano in modo diverso al corpo. Le proporzioni esagerate, volutamente lunghe o tagliate di un maglione da supereroe vengono combinate e inserite in un nuovo contesto in modo istintivo. I dipinti di Bernard Buffet sono riproposti stampati come su una maglietta da concerto. Oggetti di diversa provenienza vengono ponderatamente accostati attraverso contrasti imprevisti, ma con una spontaneità ricercata e attenta.
Traspare uno spirito di libertà, di ottimismo giovanile ed energia. Il ravescape fiabesco realizzato all’interno del Deposito della Fondazione Prada raduna e riunisce le persone. Una capanna, la struttura più semplice per antonomasia, si erge come totem dell’essenziale, del necessario e del reale e si traduce in abiti immediati e non artificiosi. Una concezione utopica, qui l’immaginario può proporre una nuova realtà.